Molti pellegrini si sono recati sulla tomba di San Tommaso, tra questi la nobile svedese S. Brigida ,già reduce da un pellegrinaggio sulla tomba di S. Giacomo a Santiago di Compostela. La santa riceveva rivelazioni in uno stato di veglia e di estasi. Le parole in latino, ascoltate nell’estasi, rimanevano impresse nella sua memoria , finché i suoi segretari non le avessero trascritte. Le sue erano rivelazioni furono ritenute veritiere da Bonifacio IX, il papa che concesse la prima indulgenza a chiunque avesse pregato sulla tomba di San Tommaso in Ortona. Secondo la tradizione locale, Brigida visitò due volte la tomba dell’Apostolo in Ortona. Un’antica chiesa di Arielli a lei dedicata, in memoria del suo passaggio, e il cippo posto davanti alla chiesa di San Rocco, a Porta Caldari di Ortona, testimoniano ancora oggi il pellegrinaggio della santa nella nostra città., Santa Brigida giunse in Ortona ad estate inoltrata, in un periodo tra il 1365 e il 1370.
Sulla tomba dell’Apostolo, ebbe la seguente rivelazione: Allora udì una voce che diceva Io sono il Creatore di tutte le cose e il Redentore….si deve dire e predicare in maniera molto sicura che come i corpi degli apostoli Pietro e Paolo sono a Roma,, così le reliquie di san Tommaso mio apostolo sono in Ortona. Poi le apparve Tommaso e le disse: ti darò il tesoro desiderato ormai a lungo da te. Nello stesso momento, senza che nessuno toccasse la cassa contenente le ossa dell’apostolo, apparve un frammento del dito di Tommaso fra le sue mani, che Brigida conservò gelosamente e che oggi si conserva nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma. S. Brigida aveva tanto desiderato possedere una reliquia dell’apostolo e nel primo viaggio aveva fervidamente pregato per ottenere questo miracolo. San Tommaso le era apparso e le aveva detto: Torna qui e io soddisferò il tuo desiderio.